Un giro immenso e poi il ritorno: potrebbe sintetizzarsi così la storia d’amore tra Luigi Canotto e la Reggina che, dopo 13 anni, si sono ritrovati in Serie BKT.
La storia della freccia d’attacco classe 1994 parte proprio nel settore giovanile della Reggina. Il nativo di Rossano inizia la sua avventura col club calabrese ma a soli 16 anni Gigi “torna” proprio a Rossano per disputare il campionato di Serie D. Parte una carriera da girovago su e giù per l’Italia e per le categorie.
Per Canotto una lunga gavetta tra Serie D e Lega Pro prima dell’approdo in Serie BKT. È la stagione 2016-2017 ed il Trapani lo porta in Sicilia dopo una buona stagione al Melfi. Per Canotto solo 13 presenze ed un giro che ricomincia. Ad attenderlo c’è la Juve Stabia: a Castellammare un Canotto tanto maturato quanto devastante contribuisce a scrivere una nuova pagina di storia delle Vespe. Due campionati in Lega Pro, una promozione in Serie B ed un campionato cadetto finalmente da protagonista.
Canotto, nella stagione 2019-2020, è una delle sorprese più liete di tutto il campionato tanto da meritarsi la chiamata del Chievo Verona. Anche con i clivensi una stagione di tutto rispetto che gli apre le porte del Frosinone. Dei ciociari è protagonista e uomo in copertina ma l’estate 2022 cambia la sua carriera ancora una volta.
Il vestito pensato da Fabio Grosso col Frosinone è perfetto per le sue caratteristiche ma dalla punta dello Stivale qualcosa si muove. La nuova Reggina è a caccia di calciatori per poter regalare a Filippo Inzaghi una squadra competitiva e gli occhi cadono su Canotto. “Gigi”, nato e cresciuto con la maglia amaranto addosso, lascia Frosinone e torna nella sua Reggio Calabria.
Un ritorno fino a questo momento da sogno. La Reggina, protagonista di una prima parte di stagione esaltante, gioca bene e lo fa dinanzi ad un pubblico che riempie stabilmente lo Stadio Granillo. Per Canotto la prima gioia con la maglia del cuore arriva nella trasferta di Pisa: 1-0 e 3 punti in cascina.
Le ottime prestazioni di un calciatore sempre schierato da Inzaghi, dall’inizio o a partita in corso, sfociano nella notte da sogno per chi gioca con la maglia della squadra in cui è cresciuto. Il monday night della 12^ giornata di Serie BKT regala un romantico quanto appassionante Reggina-Genoa.
Ad aprire le marcature della sfida terminata 2-1, dopo uno stop incredibile con cui elude la marcatura degli avversari, e una preparazione al tiro furiosa ed efficace, è proprio Gigi Canotto. Il primo gol davanti alla sua gente, che lo ha visto andare via a 16 anni per vederlo tornare quando gli anni sono 28, l’esperienza è tanta e la voglia di voler realizzare un sogno a casa propria ancor di più.
Luigi Canotto, tra i calciatori più decisivi degli ultimi anni della Serie BKT, è tornato a casa e, in un ambiente voglioso di giornate magiche, si è già preso la sua prima notte da incorniciare.
Proprio come un suo avversario, ovvero il palermitano Checco Di Mariano, Canotto segue le orme di tutti coloro che, nella storia del calcio, hanno lottato per smentire la tanto famosa quanto spesso veritiera frase: “Nemo propheta in patria”.