Migliorato col tempo: Salvatore Burrai

Il centrocampista del Perugia dopo una vita in Serie C ha trovato la sua piena maturità calcistica in Serie BKT

 

 

Protagonista assoluto della stagione esaltante del Perugia, giunto ai playoff di Serie BKT dopo aver concluso il campionato in 8^ posizione, Salvatore Burrai sta vivendo il momento migliore della sua carriera.

La carta d’identità segna 35 anni ma le prestazioni e l’importanza del calciatore sardo nelle dinamiche della squadra umbra vanno oltre il mero dato anagrafico.

Giunto al Perugia nella stagione 2020-2021 per centrare la promozione dalla Serie C, il calciatore cresciuto nel Cagliari riesce subito a raggiungere l’obiettivo giocandosi così per la seconda volta in carriera la Serie BKT da protagonista. Dopo aver esordito in Serie A da giovanissimo con la maglia della squadra del capoluogo sardo, infatti, Burrai ha giocato in cadetteria solamente nel 2014 col Modena di Walter Novellino. Da quel momento solo Serie C con la svolta che arriva nel 2016.

Il Pordenone della famiglia Lovisa alza l’asticella delle ambizioni provando a conquistare la Serie BKT per la prima volta nella storia. L’anno giusto è il terzo e Burrai, da regista e cuore della squadra guidata da un maestro in promozioni come Attilio Tesser, si rende protagonista di una stagione sensazionale condita da 7 reti e culminata, appunto, con l’approdo in cadetteria.

La storia calcistica del nativo di Sassari prende una piega diversa rispetto a quella avuta sino a quel momento: da ottimo interprete per squadre ambiziose di Serie C, Burrai diventa un perno fondamentale in una categoria superiore. In campo con un sorprendente Pordenone, al primo anno in B sfiora la Serie A, arrendendosi ai playoff contro il Frosinone. In quella stagione le presenze saranno 36 e le reti 5, mentre i complimenti infiniti.

Dopo l’exploit coi Ramarri, arriva appunto la chiamata del Perugia di Santopadre che va sul sicuro acquistando il calciatore.

Burrai resta inamovibile anche nello scacchiere di Massimiliano Alvini che, appena giunto a Perugia dopo l’esperienza con la Reggiana, decide di affidare le chiavi del centrocampo nelle mani (e nei piedi) sapienti del sardo. Questa stagione la chiude con 34 presenze totali, due gol da 6 punti proprio contro Reggina e Parma, entrambi colmi di significato: il primo è una punizione magistrale che si infila all’incrocio e il secondo dal dischetto al cospetto della leggenda Gianluigi Buffon.

 

 

Anche nella seconda stagione di Serie BKT vissuta da protagonista, l’impatto di Burrai sulla categoria è stato devastante con prestazioni di assoluto livello per tutto il campionato.

Sasà, come è chiamato da tutti, sta vivendo gli anni d’oro della sua carriera. In un ruolo delicato come il suo, dove gambe e testa devono per forza di cose andare di pari passo e, possibilmente, farlo ad alta velocità, il centrocampista del Perugia ha sfruttato pienamente la sua maturità calcistica per elevare le sue qualità. Non è da tutti la massima maturità calcistica quando l’età avanza: Burrai ci è riuscito ed ora si gode questa dimensione raggiunta che lo inserisce di diritto tra i migliori interpreti del ruolo della stagione 2021-2022 di Serie BKT.

 

Nella foto LaPresse Salvatore Burrai

 

 

 

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