Dopo sette anni di assenza torna a Cagliari nel campionato di Serie B, una delle sfide più cariche di storia del torneo: Cagliari-Ascoli, la partita che apre la 29° Giornata.
Una sfida che in Sardegna si è giocata complessivamente 16 volte con un bilancio quasi tutto in favore dei rossoblù: 11 vittorie (compresa l’ultima, quella del 23 novembre 2015, il 3-0 firmato da Giannetti e dalla doppietta di Joao Pedro), 3 pareggi e 2 vittorie dell’Ascoli.
Due vittorie, quelle bianconere, che portano la firma di tecnici che hanno fatto la storia del club. Quella di Antonio Renna, che l’11 dicembre 1977 fa gioire quello che sarà ricordato come l’Ascoli dei record alla prima vittoria a Cagliari, e quella di Vujadin Boskov che nel 1986 centra l’ultimo successo dei marchigiani in terra sarda.
Ma la sfida dell’Unipol Domus, oltre che per la storia, disvela un interesse fondamentale per quello che concerne la cronaca sportiva e l’attualità con due formazioni in lotta serrata per agganciare il posto migliore nel treno dei playoff. Due formazioni attualmente divise da soli tre punti, due formazioni che vengono da un percorso in campionato molto simile, e che hanno raccolto lo stesso numero di vittorie. Inoltre, Cagliari e Ascoli sono 2 squadre che si sono ritrovate a cambiare conduzione tecnica a stagione in corso.
Ed è proprio la guida tecnica la cifra principale del match in cartellone per il prossimo turno, il punto probabilmente di maggiore distanza tra i due club.
Da un lato il Cagliari di Sir Claudio Ranieri tornato dopo 32 anni a guidare il Casteddu mettendo subito in mostra i suoi capisaldi tecnici e mentali. Squadra corta e compatta, tanto nelle espressioni con la difesa a tre quanto nella versione con lo schieramento a quattro, alla costruzione dal basso si preferisce un calcio subito verticale, ricerca ossessiva degli attaccanti con passaggi veloci, esterni che accompagnano l’azione, sia con che senza palla, ed infine pressing alto e lavoro costante sulle seconde palle.
Dall’altro lato il nuovo Ascoli di Breda, una squadra che in meno di un mese è già calata nell’interpretazione classica della sua idea di gioco. Difesa a quattro in linea, centrocampo a tre con il centrale più basso in rottura e ripartenza, una mezzala di costruzione ed una di interdizione più uno dei tre attaccanti che torna sulla linea mediana a garantire equilibrio numerico.
Ma la sfida tra Cagliari e Ascoli si giocherà anche su altri fattori tattici. Il primo è quello de calci piazzati. In questa Serie BKT 2022-2023 il Cagliari è l’unica squadra a non avere ancora subito gol su punizione, sia essa diretta o indiretta mentre, di contro, l’Ascoli è la seconda squadra di tutto il torneo ad aver realizzato più reti su calci piazzati indiretti.
Fattore che peraltro esalta anche la punta di diamante del Cagliari, Lapadula, che ad oggi è il calciatore di tutto il campionato ad aver segnato più reti di testa, un fondamentale che attiva soprattutto nelle palle inattive. Il secondo è il fattore campo. I rossoblù non perdono in casa da 10 partite con un record di 6 vittorie e 4 pareggi. Al momento è la serie aperta più lunga tra tutte le squadre della Serie BKT 2022-2023. È infatti in casa che il Cagliari ha raccolto il 72% dei punti complessivi, 28 su 39 complessivi. Di contro l’Ascoli viene da due vittorie consecutive in trasferta, vittorie peraltro giunta con due clean sheet.
A questo punto non resta che aspettare il fischio di inizio del signor Miele di Nola per sapere quali di queste statistiche dovrà essere aggiornata. Appuntamento fissato alle 20:30 allo stadio, su Sky Sport, DAZN ed Helbiz Live.