In quella che è stata la Serie BKT più in incerta di sempre e in bilico fino all’ultima giornata, proprio gli ultimi 90 minuti hanno regalato momenti dall’altissima tensione e dal peso specifico enorme, destinati ad entrare nelle memorie e negli annali.
Alcuni di questi momenti sono sembrati delle sliding door che inizialmente avrebbero avuto effetti insanabili per il destino di alcuni club.
Un esempio è la sera vissuta allo Stadio Renato Curi: il Monza di Giovanni Stroppa si gioca la prima Serie A della sua storia in una cornice gremita di tifosi di casa, giunti in massa per omaggiare l’ottima stagione del Grifo di Massimiliano Alvini e per sperare in un accesso ai playoff.
La gara è equilibrata sin da subito con un Perugia sbarazzino, con la mente sgombra e con la voglia di regalare al proprio popolo l’ultimo tassello di una stagione magnifica. D’altro canto, invece, il Monza è tanto teso quanto consapevole della posta in palio nell’ultima partita stagionale.
La gara inizia in modo equilibrato e si stappa a metà della prima frazione di gioco.
Al 25’ Gytkjaer sbaglia da pochi passi, dall’altra parte del campo, invece, Di Gregorio è miracoloso su un colpo di testa di Curado. La tensione sale per i calciatori brianzoli, che al 49’ del secondo tempo tremano: Falzerano per De Luca che spara verso la porta ed abbatte la traversa.
La gara entra nella fase finale col risultato in bilico e con due squadre ancora in corsa per i loro obiettivi: sugli altri campi il Pisa è corsaro a Frosinone che tradotto vuol dire occasione ghiotta per il Perugia per agguantare l’ultima posizione valida per i playoff. Il Monza è obbligato a vincere ed al 78’ Mancuso sfiora il gol della Serie A ma il riflesso e il piede di Chichizola fermano l’urlo in gola di tutto il popolo biancorosso. Sessanta secondi più tardi sono le mani dell’estremo difensore umbro a respingere il sinistro di Ciurria.
Passato lo spavento il Grifo vola dall’altra parte del campo e contribuisce a scrivere un destino per la partita che è folle oltre che il meno pronosticabile alla vigilia, quindi totalmente in linea con la stagione 2021-2022 di Serie BKT, ai confini dell’incredibile: D’Urso vede Ferrarini che controlla e col destro trova la prima rete in cadetteria che spedisce la Cremonese dritta in Serie A e il Monza ai playoff da quarta in classifica.
I grigiorossi, nel frattempo vincitori a Como, completano l’altalena di emozioni iscrivendosi al clamoroso e spettacolare finale di stagione.
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Gli uomini di Pecchia erano stati ad un passo dal baratro dopo la sconfitta interna nella 37esima giornata con l’Ascoli che aveva permesso al Monza di superare proprio la compagine lombarda. Nell’epilogo del Sinigaglia, invece, l’altalena stravolge le gerarchie e consente l’approdo in massima serie senza passare dal via alla Cremo.
Fantasmi, disperazione e consapevolezza di aver perso l’obiettivo massimo, che era lì ad un passo: il Monza esce dal Curi di Perugia sconfitto ed abbattuto, amareggiato e costretto ad azzerare il tutto in vista dei playoff. Potrebbe tranquillamente essere la fine del sogno promozione per la seconda volta in 2 anni, invece, i ragazzi di Stroppa riusciranno a trarre dall’esperienza traumatica del Curi la lezione definitiva per il salto di qualità: la mentalità e la lucidità vista nella doppia finale è sembrata arrivare dalla sfida contro il Perugia.
Il calcio, poi, sa essere ricco di storie utili a valutare con maggior significato e patos altri avvenimenti che si susseguiranno dopo: ecco allora Gytkjaer, autore di un errore grossolano nella sfida del Curi, risulterà poi decisivo ai playoff con 5 reti e la palma di MVP.
Un’altra sliding door che in prima battuta ha rispolverato gli scheletri nell’armadio del Monza, ma che poi ha aperto la strada per un percorso ricco di emozioni, timori e gioia: quello dei playoff poi vinti dopo una doppia e pazzesca sfida col Pisa culminata con la prima storica Serie A.