Forse non basterebbe un’enciclopedia per elencare tutti i calciatori del vivaio dell’AtalantaBergamasca Calcio passati dalla B e valorizzati nel campionato di Serie BKT.
Un lavoro che parte da lontano quello nerazzurro, dove osservatori e tecnici del settore giovanile operano a stretto contatto per portare al Centro Sportivo Bortolotti i profili migliori visionati durante l’anno da numerose parti d’Italia e del mondo.
Proprio il centro sportivo bergamasco è uno dei fiori all’occhiello della società, un asset importante su cui la proprietà ha investito negli anni creando strutture all’avanguardia sia dal punto di vista tecnico, con oltre mille mq dedicati alo settore giovanile e 120 mila mq di campi da gioco.
Inoltre, gli investimenti sui giovani dal 2015 hanno fruttato molto al club facendolo diventare il 7° club al mondo per incassi dalla vendita dei calciatori del vivaio.
Il club nel percorso di crescita dei calciatori del suo vivaio ha sempre visto nella Serie BKT una competizione valida e un’opportunità imprescindibile per la crescita del giovane calciatore di prospettiva, vedendo nel campionato una risorsa per riuscire a completare il percorso tecnico e comportamentale iniziato al Bortolotti.
Uno dei primi calciatori da inserire in questo speciale elenco è Gaetano Scirea. Il compianto numero sei della Juventus è proprio un prodotto del vivaio atalantino. il difensore ha debuttato con i bergamaschi, nella Serie A 1972 1973, ma la consacrazione è arrivata la stagione successiva nella Serie B in cui il difensore collezionò più di 45 presenze che gli permisero di tornare alla Juventus a fine stagione.
Altro prodotto del vivaio atalantino che ha avuto una carriera di successo è stato Roberto Donadoni. L’ex centrocampista del Milan venne lanciato dal club bergamasco nella Serie B 1982 1983 dove collezionò 18 presenze, rimase così anche nella stagione successiva in cui scese in campo 26 volte ed aiutò il club a conquistare la promozione in Serie A vincendo il campionato cadetto.
Uno degli ultimi fantasisti italiani usciti dal vivaio atalantino è stato Domenico Morfeo. Il calciatore di San Benedetto dei Marsi, Abruzzo, entra nel settore giovanile atalantino a 14 anni e fa il suo esordio in Serie A nella stagione 1993 – 1994 culminata con la retrocessione in Serie B che diventa l’occasione per Morfeo per sbocciare a soli 17 anni. È in B che il fantasista inizia a far parte in pianta stabile della prima squadra collezionando oltre 18 presenze.
Uno dei centrocampisti più talentuosi a cavallo tra gli anni ’90 e il nuovo millennio è stato Massimo Donati. Ha iniziato la sua carriera da professionista con l’Atalanta nella Serie B stagione 1999/2000 collezionando oltre 20 presenze da titolare con Giovanni Vavassori in panchina, ottenendo un secondo posto e la promozione in A.
Luciano Zauri è stato un prodotto atalantino che nella Serie B ha trovato il suo trampolino di lancio. Il difensore dopo la trafila con le giovanili bergamasche è stato mandato in prestito al Chievo Verona proprio in Serie B dove collezionò 24 presenze da titolare nella stagione 1997 – 1998.
Non si può non menzionare Riccardo Montolivo ritiratosi recentemente nel 2019 dopo oltre 380 gare in Serie A con Fiorentina e Milan. Montolivo ha mosso i suoi primi passi da calciatore professionista nella stagione 2003 – 2004 della Serie B collezionando oltre 40 presenze e conquistando la promozione in Serie A con Andrea Mandorlini alla guida dei bergamaschi.
Un’attaccante da 115 gol in Serie A prodotto del vivaio Atalanta è stato Giampaolo Pazzini, grande amico di Montolivo con cui ha condiviso il percorso e che ha iniziato la sua carriera di bomber nella Serie B 2003 – 2004: per lui 39 presenze e 9 goal.
Arrivando poi al capitolo dell’ultima avvincente Serie BKT, non sono mancati i ragazzi dell’Atalanta mandati in prestito in diversi club del campionato degli italiani.
Si passa da Nicolò Cambiaghi che il 14 giugno ha timbrato il suo primo gol con la nazionale under 21 dopo un campionato sfortunato per il suo club, ovvero il Pordenone, ma brillante se analizzato sotto il punto di vista delle prestazioni personali. Un altro ragazzo del settore giovanile e tutt’ora di proprietà dell’Atalanta è Marco Carnesecchi: il portiere ha ottenuto la promozione con la Cremonese in un stagione dove si è saputo guadagnare l’attenzione di tutti grazie a prestazioni affidabili per qualsiasi categoria del calcio italiano, enormi riflessi e una tecnica efficace ed esteticamente piacevole agli occhi. La Cremonese è stata il nido delle belle speranze atalantine dato che nel club che è stato allenato da Fabio Pecchia è presente e ha giocato da protagonista anche il difensore Caleb Okoli (l’anno scorso sempre in B alla SPAL).
Altri cresciuti nel vivaio e presenti in Serie BKT quest’anno Alessandro Cortinovis (Reggina), Enrico Del Prato (Parma), Gabriel Lunetta (Alessandria), Jacopo Da Riva (SPAL), Salvatore Elia (Benevento), Simone Mazzocchi e Christian Capone (Ternana).
Per quanto riguarda altri calciatori (ma non tutti) ancora in attività cresciuti nel settore giovanile dell’Atalanta e transitati in Serie B ci sono:
- Andrea Consigli (Rimini | Serie B 2007/2008);
- Giacomo Bonaventura (Padova | Serie B gennaio-giugno 2010);
- Manolo Gabbiadini (Cittadella | Serie B 2010/2011);
- Daniele Baselli (Cittadella | Serie B 2011/2012);
- Roberto Gagliardini (Cesena | Serie B gennaio-giugno 2014);
- Mattia Caldara (Trapani e Cesena | In Serie B dal 2106 al 2016);
- Andrea Conti (Virtus Lanciano | Serie B 2014 – 2015);
Il legame tra Serie BKT e Atalanta è praticamente imprescindibile dato il grande numero di talenti del settore giovanile bergamasco passati nel campionato, oltre al fatto che il club è tra le squadre con più partecipazioni nella serie cadetta.