Lo Stadio Ennio Tardini ospita le gare interne del Parma sin dal primo giorno in cui è stato inaugurato nel 1924. La squadra ducale, dunque, ha come propria casa questo impianto da quasi 100 anni: un connubio d’amore che ha pochi altri eguali nella storia del calcio italiano.
Una storia fatta di momenti di gioia e altri più bui, di trofei e serate europee, oltre che di calciatori diventate vere e proprie stelle dello sport del calcio. Il romanticismo di Gianluigi Buffon che ha deciso di tornare a Parma dopo tanti anni ed esperienze internazionali, è una delle testimonianze della magia e delle storie affascinanti che il club e lo stadio conservano nel proprio album dei ricordi.
Non mancano quindi le curiosità che nel corso degli anni hanno plasmato la storia dello stadio Tardini.
1. Le origini del nome
Perché lo stadio che ospita le partite del Parma si chiama così? Ennio Tardini era un avvocato e politico che nel 1922 radunò una cordata di imprenditori ed amministratori appassionati di calcio con lo scopo di raccogliere i finanziamenti necessari per costruire lo stadio. I lavori partirono nel 1922 e finirono nel 1924. Purtroppo, Ennio Tardini morì qualche mese prima della fine delle opere e lo stadio venne intitolato a lui. Il nome subì una modifica solo in periodo fascista ma dopo la Seconda Guerra Mondiale riprese la sua denominazione ancora oggi in uso.
2. Il record di longevità
Lo stadio Ennio Tardini è, uno degli impianti più antichi e longevi in attività nel calcio professionistico. In Serie BKT troviamo altri impianti vicini di data di inaugurazione al Tardini come il Penzo di Venezia e lo stadio Luigi Ferraris di Genova.
3. Un palcoscenico internazionale
Il Parma ha vissuto il suo periodo d’oro tra gli anni 90 e Duemila. Tanti successi in ambito europeo, calciatori fortissimi passati per l’Emilia e sfide di altissimo livello che hanno visto scendere in campo al Tardini alcune tra le squadre più forti d’Europa.
Nel 1992-1993 l’Atletico Madrid è ospite del Parma nella semifinale di ritorno della Coppa delle Coppe: vincono i Colchoneros ma il Parma ottiene comunque l’accesso alla finale e la successiva vittoria contro il Royal Antwerp.
L’anno dopo, sempre in Coppa delle Coppe, altre due squadre storiche mettono piede al Tardini: ai quarti di finale l’Ajax si arrende 2-0 ai ducali mentre in semifinale è il Benfica a cadere a Parma con gli emiliani che grazie a quel successo ottengono la finale poi persa con l’Arsenal. Nel 1996 è il turno del Paris Saint-Germain che viene steso per 1-0; stessa sorte nel 1997 per il Borussia Dortmund.
4. Stadio polivalente
Lo stadio di Parma che ha subito grandi modifiche dagli anni 90 in poi, è stata sede di altri sport. Nella città è parecchio viva la cultura rugbistica, infatti il Tardini è stato l’impianto casalingo della squadra di rugby di Parma, oltre che location della finale del campionato di A1 nel 1991.
Due anni prima invece, è stata la volta del IX Superbowl italiano, oltre che sede delle partite dei Panthers Parma per alcuni anni.
5. Il museo
All’interno dello Stadio Tardini è possibile visitare il Museo Ernesto Ceresini che la società del Parma, coadiuvata da alcuni appassionati e collezionisti, ha spinto ad aprire.
Il museo raccoglie maglie, palloni, scarpe, gagliardetti, biglietti, tessere, riviste e tutti i trofei nazionali ed internazionali che il Parma ha raccolto nel decennio d’oro che va dal 1993 al 2003. Testimonianze della storia di una società gloriosa che è possibile ammirare nell’impianto che da quasi un secolo ospita il Parma: storia pura.