A raccontare in una frase Filippo Distefano, l’attaccante che ha dato una scossa alla stagione della Ternana, è proprio suo padre Francesco: “È sempre stato un innamorato pazzo del pallone”.
La seconda punta toscana classe 2003 e originaria di Camaiore, ha le caratteristiche di quello che oggi sarebbe descritto come un 9 e mezzo. Un attaccante capace di segnare nelle maniere più disparate, ma che ha un’ottima tecnica di base, oltre all’intelligenza tattica che gli permette di indietreggiare di qualche metro e definire la manovra d’attacco della sua squadra. Caratteristiche che lo immedesimano nella parte di regista offensivo, un modo di intendere il ruolo moderno, quanto sofisticato.
Con l’arrivo di Roberto Breda sulla panchina della Ternana, il giovane attaccante di proprietà della Fiorentina ha continuato ad offrire tutto se stesso, in un ambiente idoneo e stimolante, come quel laboratorio di giovani promesse che è quest’anno la squadra umbra.
Basta scorrere i tabellini delle ventidue giornate di campionato disputate fino a qui per rendersi conto di quanti giovani, italiani e no, partono titolari nell’undici rossoverde. Da Lorenzo Lucchesi a Raimondo, passando per Favasuli, Faticanti, Pyythia e Zuberek. Sono tanti i ragazzi che hanno giocato il campionato Primavera 2 2022-2023, e che oggi hanno fatto il salto tra i professionisti.
Distefano ad oggi è sceso in campo in gran parte dei match disputati dalla sua squadra: 18 partite in Serie BKT per un totale di 781 minuti giocati. Ma non solo.
Distefano, inoltre, ha già timbrato il cartellino tre volte andando a segno all’esordio assoluto il 19 agosto in Ternana-Sampdoria 1-2, nella vittoria del 30 settembre contro la Reggiana (3-0 il finale) e il 9 dicembre, quando ha realizzato il gol che ha sbloccato la sfida tra le Fere e la Feralpisalò (2-1 per gli umbri). Per l’attaccante anche due assist in questo torneo.
Ma i numeri di Distefano non si fermano qui. L’attaccante dei rossoverdi, infatti, è un calciatore che lotta con ardore agonistico e che non ha problemi a prendersi le responsabilità.
Basti pensare che nel girone di andata ha tirato 17 volte verso la porta avversaria, più di un tiro a partita, con una percentuale del 41% nel centrare lo specchio. Sempre nella prima fase del campionato, si è cimentato in 146 passaggi, quasi 10 a partita, con un percentuale di precisione del 73%, una delle più alte della categoria.
L’impatto del giovane toscano si nota anche in fase difensiva o nel recupero dei palloni. Il numero 28 della Ternana è molto bravo anche nei contrasti, dove spicca per l’85% di “vittorie”.
Il viaggio di Filippo Distefano è stato lungo, a partire dai Pulcini della Ninfea di Torre del Lago frazione del Comune di Viareggio. A Torre del Lago gioca quattro anni, “Molto formativi – spiega sempre papà Francesco - prima dell’interessamento del Livorno”.
A Livorno Distefano gioca tre stagioni che gli hanno fatto assaggiare i livelli giovanili di un club professionistico. Al tempo i labronici erano in Serie A sotto la guida di Davide Nicola. C’è chi è pronto a giurare che sia stato proprio il tecnico ora all’Empoli a segnalare il ragazzo alla Fiorentina.
“Fummo cercati da Niccolini e Cappelletti – chiosa il genitore – ed è bastato poco per capire che avevamo a che fare con una società che tratta il giovanile come fosse una prima squadra”.
Il meglio che potesse capitare. Non a caso Distefano in maglia Viola, tra Under 17, Primavera e prima squadra, mette insieme 101 presenze, segna 26 reti, distribuisce 18 assist e mette nel curriculum Tre Coppa Italia e due Supercoppa giovanili. L’esordio in Serie A nel 2021 e quello in Uefa Conference League nel 2022.
Nella seconda parte di stagione Distefano ha un compito molto preciso: aiutare la sua Ternana a raggiungere l’obiettivo salvezza, oltre a segnare qualche goal in più. Un momento importante per la sua carriera.