Il punto d’incontro della passione dei tifosi reggini è lo Stadio Granillo, con oltre 27 mila posti a sedere è l’impianto più importante della città più popolosa della Calabria. Lo Stadio è la sede storica della Reggina ed è intitolato ad uno dei politici più importanti e uno dei dirigenti sportivi più lungimiranti della Calabria: Oreste Granillo.
Il futuro presidente della Reggina nasce a Paola in provincia di Cosenza nel 1926, viene ricordato da tutti come un grande lavoratore e dirigente polivalente. È stato un affermato giornalista sportivo agli inizi dei primi anni ’50, imprenditore fondatore nel 1956 della società “Granillo & Arcidiaco”, per decenni leader nel settore della distribuzione della stampa.
In politica Granillo ha ricoperto la carica di consigliere comunale e assessore del Comune di Reggio Calabria in varie legislature, diventandone poi sindaco dal 1980 al 1982.
Nel mondo dello sport è stato Delegato Provinciale del CONI per la provincia di Reggio Calabria e successivamente Delegato Regionale, fino a diventare il primo Presidente del CONI Calabria, carica ricoperta poi per 25 anni.
Ha ricoperto la carica di consigliere federale della Lega Calcio ma soprattutto, è stato il Presidente della Reggina dal 1960 al 1977, collezionando con il club numerosi successi e la prima storica promozione in Serie B.
Visualizza questo post su Instagram
Gli anni da presidente della Reggina
Nei 17 anni di presidenza Granillo la Reggina centra la prima storica promozione in Serie B, vincendo il girone C della terza serie nazionale nella stagione 1964-1965.
A guidare quella squadra sul campo c’era un altro uomo storico del calcio italiano, Tommaso Maestrelli che vinse dieci anni dopo il primo storico scudetto alla guida della Lazio.
Il club calabrese rimane in Serie B per nove anni consecutivi, sfiorando la Serie A nella stagione del debutto, 1965-1966, chiusa al quarto posto con 45 punti collezionando 14 vittorie, 13 pareggi e 11 sconfitte generate dalle 45 reti fatte e le 32 subite.
Gli Amaranto videro svanire il doppio salto per un solo punto, il campionato venne vinto dal Venezia con 49 punti, il Lecco si posizionò al secondo con 48 punti e il Mantova, di un giovane Dino Zoff, chiuse la stagione al terzo posto con 46 punti guadagnandosi la Serie A.
Nelle sue diverse versioni della Reggina hanno militato alcuni calciatori che poi hanno fatto anche la storia della Serie B.
Nedo Sonetti è stato lo stopper della Reggina per cinque stagioni dal 1967 al 1972, tutte giocate in Serie B. Una volta ritirato dal calcio giocato Sonetti si è seduto in panchina e con l’Atalanta nella stagione 1983-1984 è riuscito a vincere il secondo campionato nazionale. In carriera ha totalizzato 18 stagioni alla guida di club in Serie B collezionando oltre 550 panchina tra campionato e Coppa Italia.
Altro calciatore lanciato nel periodo di presidenza Granillo è stato Franco Causio. Il centrocampista passa dalla Juventus alla Reggina nella stagione 1968-1969 , collezionando 30 presenze e 5 gol. Fu quella la stagione di lancio nel calcio professionistico del calciatore salentino che poi collezionò 17 stagioni consecutive nel massimo campionato italiano, di cui 11 nella Juventus. Altro nome degno di nota in Amaranto con Granillo è stato Giuseppe Materazzi che ha fatto parte della Reggina nel campionato di Serie C 1975-1976 collezionando 22 presenze ed un gol.
Oreste Granillo morì in seguito di una grave malattia nel 1997 nella città che lo ha adottato e in cui ha trascorso praticamente tutta la vita e gli ha regalato grandissime soddisfazioni durante la carriera professionale sia politica che sportiva
Nel 1999, a due anni dalla scomparsa, l’allora sindaco Italo Falcomatà decise, nell’anno in cui la Reggina disputerà il suo primo campionato di Serie A con Pasquale Foti presidente, di intitolare l’impianto sportivo cittadino al compianto dirigenti, chiamandolo Stadio “Oreste Granillo”.