Il Südtirol ha completamente cambiato marcia dall’arrivo di Pierpaolo Bisoli. Alle prime tre sconfitte all’esordio assoluto in Serie BKT, gli altoatesini hanno risposto con 7 risultati utili consecutivi, successi importanti come quelli di Como, Palermo e Perugia e ovviamente quello che ha inaugurato il ciclo contro il Pisa, a monte di un’identità di gioco già forte e riconoscibile.
Bisoli, reduce dalla grandissima salvezza col Cosenza nella scorsa stagione, si è calato perfettamente in un nuovo ambiente, comprendendone i bisogni ed applicando la sua esperienza, che è massima in Serie BKT, per avere risultati efficaci ed immediati.
La svolta tattica apportata dall’allenatore scelto dalla dirigenza altoatesina è netta. Bisoli ha schierato i suoi con un 4-4-2 apparentemente schematico ma fortemente dinamico a seconda delle situazioni di gioco da dover interpretare.
Dinamico, appunto, perché lo schema con cui è sceso in campo il Südtirol contro il Perugia è un qualcosa di raro e, per ammissione dello stesso Bisoli, di inaspettato anche per gli stessi calciatori. Dopo aver individuato nella fascia mancina il punto debole degli umbri, l’allenatore dei biancorossi ha studiato un modulo fortemente pendente sulla destra. Filippo De Col, di solito schierato da terzino, ha avuto libertà massima di spingere, capitan Tait e Schiavone lo hanno supportato e, per equilibrare il tutto, D’Orazio è stato bloccato sulla fascia mancina per controbilanciare il peso offensivo dall’altro lato.
Un’invenzione dettata da una situazione ma che sta a dimostrare l’estrema elasticità dei calciatori nel calarsi in un contesto nuovo che richiede concretezza e soprattutto punti, a maggior ragione nel caso di una neopromossa.
Dall’arrivo di Bisoli hanno trovato tanto spazio elementi che hanno contribuito a bilanciare l’esperienza della squadra con la freschezza e la spensieratezza degli esordienti in questo campionato. Andrea Masiello è il leader difensivo che sta guidando alla perfezione un elemento valido come Zaro, tanta esperienza in Lega Pro ma alla prima avventura in Serie BKT.
Un calciatore come Filippo Berra permette all’allenatore di poter cambiare interpreti grazie alla sua duttilità mentre la batteria di centrocampisti ed ali consente al Südtirol di schierarsi con elementi diversi in base a ciò che è richiesto.
In avanti, così come negli altri reparti, persiste la possibilità di poter scegliere calciatori con caratteristiche diverse. Gli esordienti Matteo Rover (scuola Inter, autore di una prima parte di stagione fantastica) e l’autore del primo storico gol in Serie B del Südtirol Odogwu stanno trovando spazio, prestazioni e gol e la squadra altoatesina, dopo un periodo di legittimo ambientamento, è diventata squadra quadrata, ordinata e concreta.
La mano di un maestro come Bisoli è netta e riscontrabile ma l’enorme disponibilità dei calciatori a calarsi in nuove richieste tattiche sta permettendo ai biancorossi di affrontare la Serie BKT senza le difficoltà dovute al gap che un nuovo contesto porta con sé.
Il Südtirol, squadra dalle grandissime strutture e dalla nitida organizzazione societaria, ha preso le misure della Serie BKT e grazie ad un gioco ben preciso indossa ora un abito che calza alla perfezione.