Ferrara, situata a sud del fiume Po, è una meravigliosa città d’arte da vivere e scoprire passeggiando per le strade ed i vicoletti, ideale da esplorare in bicicletta. È una città che rende onore alla splendida storia rinascimentale radicata in questo territorio, non a caso la dinastia degli Este fece di Ferrara la capitale di un piccolo ma importantissimo Stato regionale.
Il periodo storico più importante della città è stato nella seconda metà del Quattrocento, quando alla corte ducale vi erano personaggi come Piero della Francesca, Leon Battista Alberti o Andrea Mantegna. Nel frattempo, si era anche sviluppata una scuola ferrarese in pittura, la celebre Officina Ferrarese, con capiscuola del calibro di Cosmè Tura, Ercole de' Roberti e Francesco Cossa.
La città di Ferrara vanta oltre 130.000 abitanti ed è uno dei maggiori comuni italiani in grado di trasmettere cultura e storia tra le vie cittadine. Oltre alle bellezze del territorio, c’è da sottolineare anche un’importante presenza dello sport e del calcio in particolare sin dall’inizio del secolo scorso.
Infatti, la nascita dell’attuale SPAL risale al lontano 1907 per iniziativa di un sacerdote salesiano, Pietro Acerbis, all’epoca direttore dell’oratorio ferrarese situato in via Coperta.
Il sacerdote ha fondato un circolo religioso-culturale dal nome Ars et Labor che successivamente, un paio d’anni dopo, a opera del nuovo direttore, divenne “Circolo Ars et Labor” e aggiunse alle attività artistiche anche quelle sportive, inizialmente atletica e ciclismo. I colori sociali adottati furono il bianco e l’azzurro, quelli dello stemma della congregazione dei Salesiani. In seguito, nel 1912, è stato istituita la sezione calcistica, in occasione della nascita della “Società Polisportiva Ars et Labor” (da qui la denominazione S.P.A.L.).
La sezione calcistica fu istituita nel 1912, quando il ramo sportivo si è distaccato dall’oratorio ed è stata costituto la “Società Polisportiva Ars et Labor”. Dunque, il calcio è sempre stato un punto fondamentale della vita del tifoso che vive nel territorio estense, nonostante i tanti eventi storici e sportivi che si sono intervallati nel corso dei decenni.
Cosa vedere a Ferrara
Impossibile, dunque, non approfittarne per fare una gita fuori porta quando la propria squadra del cuore va in scena per una trasferta allo Stadio Paolo Mazza.
La città ha ospitato inoltre la presentazione dei calendari di Serie BKT per la stagione 2021 – 2022, nella splendida cornice centrale della piazza del Duomo.
Ecco allora qualche consiglio su cosa vedere a Ferrara.
Castello Estense
Noto anche come Castello di San Michele, è il principale monumento della città di Ferrara.
Con la sua imponente struttura e le quattro torri, permette da ogni punto dell’edificio una vista completa sull’intero territorio. All’interno sono presenti saloni, prigioni e fastosi appartamenti visitabili nel percorso museale.
Il museo della Cattedrale
Situato all’interno della chiesa di San Romano, il museo ospita un gran numero di opere d’arti provenienti dal Duomo: dalla Madonna del Melograno di Jacopo della Quercia alle pregiate formelle dei mesi.
Una volta raggiunto il centro città di Ferrara, il museo della Cattedrale è una tappa praticamente obbligatoria.
Via delle Volte
Via delle Volte è una delle strade più suggestive del nostro Paese. Tra le vie di questo scorcio cittadino si può evidenziare tutto il fascino medievale del territorio. Archi e passaggi, atmosfere magiche e angoli colorati.
il suo tracciato risale al più antico sviluppo urbano che costeggiava l'antico corso del Po prima che deviasse nel 1152.
Duomo di San Giorgio
Ubicato al centro della città estense, il Duomo di San Giorgio è uno dei più importanti monumenti religiosi della città.
A primo impatto sì nota la straordinaria facciata in marmo bianco, il grande portone che raffigura San Giorgio intento ad uccidere il drago e la loggia con i 3 registri sul giudizio universale. Ricostruiti in stile barocco in seguito ad un incendio, gli interni del Duomo di Ferrara presentano pregiati marmi, statue bronzee, affreschi e un fantastico organo a canne del 1967.
Cosa mangiare a Ferrara
L’Italia della Serie BKT si sa, è un Paese meraviglioso che va visitato e goduto pienamente per la bellezza, le sensazioni e suggestioni di scorci e paesaggi unici al mondo. Il nostro Paese però è diventano iconico specialmente per la cultura enogastronomica, in questo senso Ferrara non fa eccezione.
La salama da sugo
Si tratta di un piatto a base di carne di maiale tagliato in varie dimensioni, impastato e arricchito con vino, sale, pepe e spezie.
Il tutto poi viene racchiuso all’interno di una vescica di budello di maiale, a sua volta chiusa con uno spago e lasciata a stagionare per qualche mese. Il tocco di classe che rende ancora più speciale questa pietanza è accompagnarla con un purè di patate.
La salama da sugo è il vero must della cucina ferrarese, non provarlo potrebbe significherebbe privarsi di un pezzo simbolico della cucina di Ferrara.
I cappellacci alla zucca
Per chi ama il contrasto tra dolce e salato, i cappellacci alla zucca, serviti con ragù o conditi con burro e salvia, sono una pietanza tradizionale unica. La sfoglia viene lavorata a mano per renderla sottile e saporita al punto giusto, poi viene arricchita con un morbido ripieno di zucca violina cotta al forno o a vapore.
Infine, per completare questo primo piatto viene aggiunto sale, parmigiano, pepe, uova, pangrattato e noce moscata.
Il pasticcio ferrarese
Il pasticcio è formato da una crosta di pasta frolla, con dentro maccheroni conditi con ragù, besciamella, funghi, tartufo e noce moscata. La cosa che rende speciale questo piatto è il metodo di cottura tradizionale adottato: infatti il pasticcio viene cotto al forno, utilizzando esclusivamente recipienti in rame.
Coppia con salumi
Per un break più veloce nei vicoli della città estense è il piatto ideale. La coppia è il pane tipico di Ferrara composto da un blocco centrale e quattro cornetti, che viene poi farcito con salumi con gusti piuttosto decisi come la coppa o la pancetta.
La torta tenerina
Immancabile nella tradizione ferrarese il tocco dolce della torta tenerina: morbida dentro, croccante fuori, con una sottile crosta di cioccolato. Il dolce locale per eccellenza da assaggiare a fine pranzo.
Ferrara è una città a misura d’uomo, ideale da visitare a piedi e in bicicletta, o addirittura con un mezzo di sharing mobility. Dunque, visitare la città in occasione di un match di campionato può essere davvero un’esperienza speciale.