“Esiste una città più ammirata, più celebrata, più cantata dai poeti, più desiderata dagli innamorati, più visitata e più illustre?”: Guy de Maupassant, iconico scrittore e poeta francese del XIX Secolo, si domandava ciò su Venezia, ed è inevitabile sottolineare come il suo quesito avesse fondamenta davvero solidissime.
Venezia è oggettivamente ineguagliabile a partire dal territorio. Bagnata dalla laguna, costruita su questa relazione con l’acqua che ha portato l’uomo a cercare costantemente di recuperare spazio e camminare a braccetto con quest’ultima, come fatto nei Paesi Bassi e in pochissime altre zone del mondo. La geografia fisica, unita alla tradizione di un posto che solletica ogni emozione positiva dell’animo, rende Venezia una meta da visitare e abbinare alla cucina e al calcio allo Stadio Pierluigi Penzo.
Cosa vedere a Venezia
È facile cadere nella tentazione di consigliare di visitare Venezia in ogni centimetro e ogni Calle, possibilmente a piedi o in vaporetto.
Città unica, la principale attrazione del posto, tanto per storia quanto per fascino, è molto probabilmente Canal Grande, un canale che penetra in maniera sinuosa nel centro storico della città e che permette di sentirsi circondato da una ciclopica bellezza storica e paesaggistica.
Piazza San Marco – con la Basilica e il Campanile - staziona su questo speciale podio di luoghi da visitare: riempita da persone e piccioni, è uno dei luoghi più frequentati, se non il più frequentato, della città. A tale piazza è stato spesso dato l’aggettivo “glocal”, in quanto espressione dell’identità veneziana con un respiro al contempo internazionale, tratti che si ripetono costantemente nell’analisi di questa città ricca di argomenti.
Ponte tra Occidente e Oriente per un ingente numero di secoli, questa peculiarità di Venezia è ben raccontata dal Palazzo Ducale, “emblema del gotico-veneziano” e contenitore di magnifiche opere d’arte.
Attraversato da quattro ponti, Canal Grande offre anche questa possibilità, dato che tali strutture sono davvero fotografabili: spicca, a tal proposito, il Ponte di Rialto, che Federico Fellini fece suo per “Casanova” nel 1976.
Si consiglia inoltre di trovare un punto strategico affacciati sulla Laguna in cui ammirare il tramonto, una delle esperienze memorabili da fare almeno una volta nella vita.
Cosa mangiare a Venezia
La Venezia del passato era contraddistinta soprattutto dai marinai, motivo per il quale le specialità locali in passato erano soprattutto a base di pesce.
Nei tradizionali “bacari” di Venezia è possibile toccare con mano la storia culinaria del luogo, che oltre a quanto già sottolineato è arricchito da alcuni primi piatti gustosi anche semplicemente in foto.
Inevitabile menzionare i bigoli, pasta fatta a meno dalle apparenti sembianze di spaghetti, presentabili sia con il sugo che all’anatra. Altro piatto decisamente tipico è il Risotto de Gò, preparato con un pesce ancora oggi presente in laguna.
Con riferimenti ai secondi piatti, Venezia è celebre per il baccalà mantecato, così come per il fegato alla veneziana (figà àea venessiana in dialetto).
Le sarde in saor, certificazione dell’apprezzamento della cucina locale per le cipolle, migliorano ulteriormente il pacchetto. Risi e bisi, le Moeche e le Masanete, così come lo scartosso (fritto misto) aiutano a raccontare come Venezia, anche per quanto concerne il cibo, non conosca confini.
Insomma, Venezia è la tipica trasferta di campionato per cui vale spendere un weekend e se necessario diversi chilometri di viaggio. Sarà un’esperienza memorabile.