All’età di 29 anni Daniele Casiraghi si è conquistato sul campo l’opportunità di disputare per la prima volta il campionato di Serie BKT.
Il trequartista, dopo una lunga militanza in Lega Pro, non ha avvertito affatto il salto di categoria arrivato in tempi piuttosto maturi, confezionando in appena 72 minuti giocati un gol e un assist. La rete dal dischetto e l’assistenza per Simone Mazzocchi sono risultate decisive per sconfiggere un organico di alto livello quale il Como per 2-0 allo stadio “Sinigaglia”. Determinando il successo, ha permesso al nuovo Südtirol rigenerato da Pierpaolo Bisoli di centrare la seconda vittoria consecutiva e dimenticare l’inizio ad handicap che aveva relegato i biancorossi sul fondo della graduatoria con 0 punti in 3 partite.
Per il ragazzo partito dalla Berretti della Tritium, coinvolto nell’Under 19 di Chicco Evani e nell’Under 20 di Luigi Di Biagio, Bolzano è diventata casa. Nato a Treviglio, in provincia di Bergamo, ma da sempre “di casa” a Pozza D’Adda, ha visto la propria carriera svoltare in seguito al trasferimento al Südtirol. Pur essendo il suo cartellino di proprietà di società di rilievo quali Lecce e Parma, mai aveva avuto l’occasione di esprimersi in quei contesti. La sua storia è infatti intrisa di trasferimenti. Pro Patria, Ancona e Gubbio sono le squadre con cui ha provato a mettersi in luce prima di ritrovarsi svincolato. Terminato l’ultimo contratto con la compagine umbra, in cui ha militato per 3 stagioni, riceve la chiamata che gli permetterà di cambiare il suo destino.
Prima della stagione 2019-2020 non aveva mai centrato la doppia cifra nel campionato di Lega Pro.
Il dato può sembrare regolare per un calciatore che ha il compito di azionare le punte, cucire e inventare il gioco, ma le statistiche del successivo biennio fanno capire quanto potenziale sopito contenesse Casiraghi. Al primo anno, con Luca Vecchi (che lo aveva conosciuto agli albori, ai tempi del Tritium) in panchina, mette a referto ben 17 reti tra regular season e play-off. Nella seconda stagione, invece, è il perfetto rifinitore e finalizzatore del gioco pragmatico e tremendamente efficace di mister Ivan Javorcic, il quale centra la prima storica promozione della storia del club e della Provincia Autonoma.
Il suo è un calcio fondato sulla enorme proprietà balistica. Vede la porta non soltanto negli ultimi 16 metri, ma anche dalla media distanza. I suoi passaggi vincenti sono un perfetto connubio tra visione di gioco e precisione nell’esecuzione del gesto tecnico.
Con numeri simili non c’è da stupirsi se Bisoli lo sta riproponendo anche in una categoria superiore. Il suo completo ambientamento potrebbe rivelarsi cruciale per le chance di salvezza del Südtirol. La gara contro il Como testimonia che le sue qualità costituiscono armi preziose anche in una Serie BKT stracolma di profili di talento. All’interno di una rosa nuova che deve imparare a conoscersi e a comprendere al meglio le richieste della nuova guida, Daniele Casiraghi rappresenta un elemento di continuità.
Un leader carismatico che aspira dopo una lunghissima gavetta ad assumere anche il ruolo di leader tecnico. Se continuerà sulla strada tracciata nella partita contro il Como, avrà ottime opportunità di riuscirci.
