Prima della stagione 2021/22 Anthony Partipilo aveva raccolto appena 28 minuti in Serie BKT nel lontano 15 dicembre 2012 in un Bari-Novara.
Nove anni dopo l’ala destra si è resa capace di una stagione devastante con la maglia della Ternana laureandosi miglior assist-man della competizione con 14 passaggi vincenti a cui si aggiungono ben 9 gol. Una prima volta niente male per chi in cadetteria si è affacciato soltanto a 26 anni in seguito a una gavetta lunghissima, costellata da molteplici cambi di maglia.
Dalla Primavera del Bari ai primi prestiti
Partipilo è un ragazzo di Bari, che proprio nelle Giovanili del club pugliese si forma e si fa conoscere.
Quando è appena diciassettenne in Primavera C agisce più spesso da prima punta che largo a destra come ora, e in effetti mostra un feeling col gol che gli addetti ai lavori non possono che apprezzare. Termina l’annata 2011 – 2012 con ben 11 reti realizzate, facendo intuire di possedere doti da calciatore importante.
Quella che sembra una strada in discesa inizia, dal campionato successivo, a rivelarsi tutt’altro che semplice. Il ragazzo colleziona 9 presenze in Primavera in metà stagione e le arricchisce con 6 marcature. Si regala anche il sopracitato debutto al San Nicola, ma a gennaio 2013 viene girato in prestito alla Carrarese con lo scopo di farsi le ossa. In 6 mesi, tuttavia, disputa appena 97 minuti suddivisi in 2 apparizioni prima di tornare dai “Galletti”.
Nei due anni successivi la formula si ripete: metà torneo al Bari senza trovare spazio, l’altra metà in prestito senza mai riuscire a convincere fino in fondo: 10 presenze col Cosenza nel 2014, 15 con un gol col Savoia nel 2015.
Nella stagione 2015 – 2016 qualcosa cambia: i pugliesi lo girano a settembre al Cluj, ma Partipilo in Romania non disputa neanche un singolo minuto di match. Rientrato dall’esperienza all’estero dopo sei mesi, viene ceduto a gennaio a titolo definitivo al Bisceglie in Serie D. La parabola discendente sembra inarrestabile e del talento acerbo ma fulgido ammirato quando era un ragazzino si fatica a scorgere le tracce.
La Rinascita di Partipilo
Con la maglia nerazzurra, inaspettatamente, l’attaccante ritrova continuità sin da subito e nei primi mesi ha un impatto importante anche in termini realizzativi: in 11 gare realizzerà 5 gol. Il campionato seguente, quello 2016/17, termina con la promozione in Serie C: l’attaccante, che nel frattempo si è specializzato nel giocare largo a destra, rientra nel mondo dei professionisti seguendo la via più tortuosa. Ad appena 22 anni, la sua storia è già un manifesto di perseveranza.
Partipilo è riconfermato in rosa dopo il salto di categoria e nel girone d’andata si afferma come titolarissimo del Bisceglie: gioca 19 partite pur trovando soltanto 2 reti, tra l’altro nelle prime 2 giornate. Risulta un ingranaggio importante nel sistema dell’allenatore Nunzio Zavettieri, sia dal primo minuto che per dare cambi di ritmo a gara in corso. Sei mesi di prestazioni convincenti gli valgono la chiamata della Virtus Francavilla, isola felice nella terza lega del calcio italiano. Il ragazzo accetta la proposta e sin da subito incide, soprattutto ai playoff: prima elimina il Monopoli con un suo gol, poi sigla una doppietta nella gara persa 4-3 contro la Juve Stabia.
L’anno della consacrazione
Per la Serie C 2018 – 2019 il calciatore resta coi biancazzurri e si consacra definitivamente: perno assoluto della rosa, mette a referto 9 gol e 5 assist facendo ammattire le difese avversarie divertendo il pubblico e divertendosi.
Al termine di un lungo girovagare, Partipilo trova con merito il suo posto nel mondo grazie a un ambiente che nel passato recente ha aiutato tanti calciatori a disporre al meglio delle proprie qualità. L’ottimo rendimento comporta l’offerta di un club ambizioso, che il campionato punta a vincerlo: la Ternana. Raggiunta una zona di comfort dopo un inizio di carriera travagliato sarebbe stato semplice rifiutare e aspettare, ma la brama di riscatto è troppa e nell’estate 2019 arriva la firma per il club rossoverde.
In Umbria non tutto è subito facile: la fame di Serie BKT di una piazza intera e del presidente Stefano Bandecchi si scontra con un’autentica schiacciasassi come la Reggina e un’altra avversaria costruita per vincere quale, ironia della sorte, proprio il Bari.
Alle difficoltà in campo subentra una sciagura globale come il Covid-19, che costringe alla sospensione dei campionati dopo sole 21 giornate. Le Fere, che avevano chiuso al quinto posto, riprenderanno a giocare soltanto a luglio coi playoff e saranno costrette a cominciare dal primo turno. Il loro percorso termina ai quarti di finale, ancora una volta contro il Bari a cui basta un pareggio per 1-1 per superare il turno in virtù del miglior piazzamento.
La stagione non si conclude come auspicato, ma non si tratta della prima volta in cui Anthony Partipilo deve partire da una delusione per ritrovare lo spirito per ripartire e per costruire le due migliori annate della sua carriera.
Per riportare la Ternana in Serie B il presidente Bandecchi conferma il direttore sportivo Luca Leone ma cambia l’allenatore. In panchina si siede Cristiano Lucarelli, che costruisce e amalgama un gruppo formidabile che scrive una pagina indelebile della SerieC vincendo il campionato con ampio anticipo e realizzando la cifra record di 90 punti.
L’allenatore livornese parlando della mentalità con cui si è affrontata la competizione dirà che i calciatori sono saliti “sul carrarmato”. Il più in vista tra tutti in quel gruppo è certamente Partipilo: riportato largo a destra in seguito a una stagione in cui il suo ruolo è stato più ibrido, paradossalmente, vede la porta come mai prima. Con ben 18 gol si laurea capocannoniere del Girone E, non limitandosi però negli assist che diventano addirittura 13.
La prima stagione di Partipilo in B è da applausi
Ai nastri di partenza della Serie BKT appena conclusa, la prima da titolare per Anthony Partipilo, era pronosticabile un anno di assestamento per lui, alla luce del salto di categoria.
Niente di più errato. Nonostante un fastidioso infortunio patito durante il ritiro estivo, il calciatore ha azzannato il campionato sin dai primi passi elevando in maniera esponenziale le sue migliori doti. Sembrava fuori categoria in una squadra che aveva dominato il campionato, lo sembra ancora di più in un torneo di difficoltà superiore disputato con una compagine che, pur offrendo una proposta di spessore, ha chiuso al decimo posto.
La rapidità nel breve, l’ampiezza della falcata, la proprietà balistica, l’estro puro, la continuità nella singola partita e nella stagione ne fanno un elemento che dà lustro all’intero torneo. Cristiano Lucarelli aveva tra le mani un diamante da sgrezzare, l’ha trasformato nel calciatore ideale. Partipilo attacca la porta con la creatività di chi rifugge qualsiasi dettame tattico e ripiega con l’umiltà e l’intelligenza di chi sa mettere sempre al primo posto i compagni e l’allenatore.
Talento e perseveranza nella sua vita sono sempre andati a braccetto.