Focus su Patryk Peda della Spal

Diamo un'occhiata alla colonna difensiva degli estensi in rete nell'ultimo turno

 

Nella foto LaPresse Peda esulta dopo il gol al Cosenza

 

Se il buongiorno si vede dal mattino la stagione 2022-2023 della Spal passerà alla storia come la stagione che ha rivelato al calcio italiano, ed europeo, uno dei difensori più solidi e funzionali che esistono in circolazione.

Parliamo di Patryk Peda, 20 anni lo scorso 16 aprile, difensore centrale del club allenato da Daniele De Rossi e della Nazionale Under 21 della Polonia.

Peda, infatti, dopo un inizio di stagione in sordina, costellato da tre presenze nelle prime otto giornate di campionato, per complessivi 88 minuti di gioco, con l’avvento del Campione del Mondo del 2006 sulla panchina biancoceleste è diventato titolare fisso.

Dal 15 ottobre il difensore polacco ha giocato tutti i 180 minuti, più recupero, dei match con Cittadella e Cosenza, nonché i 90’ di Genoa-Spal del Secondo Turno di Coppa Italia. Un dato non casuale visti i mezzi fisici, tecnici ed atletici di cui dispone.

Peda, infatti, oltre ad avere una struttura imponente, 190 centimetri di altezza, ha un fisico asciutto ed elastico, una grande capacità di corsa e, soprattutto, un'importante adattabilità tattica.

Può giocare da terzino destro di marcatura e di spinta, ruolo in cui ha esordito in Serie B nella stagione 2021-2022, da centrale di destra in una difesa a quattro e, come lo sta impiegando De Rossi, da centrale, sia di destra che di impostazione, in una difesa a tre.

“Abbiamo cambiato modulo con l’arrivo di De Rossi in panchina – ha spiegato Peda in una recente intervista - giochiamo con i tre centrali e stiamo lavorando su certi meccanismi. Nella prima gara ho giocato sul centrodestra, poi in mezzo, ma mi trovo benissimo in questo modulo, per me è perfetto”.

Talmente perfetto che in campionato la Spal, dopo aver subito 13 gol in 8 partite, da due turni porta a casa il clean sheet grazie, anche, al contributo decisivo di Patryk.

Ma non solo, il giovane difensore polacco ha dimostrato di essere efficace anche sotto rete.

Il gol segnato di testa, in terzo tempo, al Cosenza è palesemente una caratteristica innata. Caratteristica che, se allenata a dovere da un maestro del genere come il nuovo tecnico spallino, non può che diventare un’arma tattica di notevole importanza.

Un’arma tattica tanto per la Spal dove Peda è approdato giovanissimo, nemmeno 17enne, nel gennaio 2019 proveniente dal Legia Varsavia, tanto per la Nazionale polacca nella quale, dopo tutta la trafila in Under 16, Under 17 e Under 19, il 23 settembre ha esordito da titolare nell’Under 21 diretta da Probierz.

Peda, in patria, è considerato un centrale difensivo dall’avvenire certo, punto fermo del ciclo della nazionale giovanile che porta alle Olimpiadi di Parigi 2024 ma con un faro acceso dalla selezione maggiore che per il post Mondiali di Qatar, soprattutto in difesa, avrà bisogno di un netto e chiaro cambio generazionale.

Patryk Peda ha ben chiaro tutto questo, e lo ha ben chiaro la Spal che, dopo due stagioni in Primavera, ed il primo approccio alla Serie B della scorsa stagione, 13 presenze per 634 minuti complessivi, lo ha messo sotto contratto fino al 30 giugno 2024.

Adesso tocca al ragazzo giocare al meglio le proprie chance, ma viste le premesse l’esito appare quasi scontato.

 

 

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