Di prospetti interessanti la Serie BKT ne è piena, calciatori il cui talento trova piena realizzazione nel “Campionato degli italiani” che ne esalta le qualità. Quanto accaduto con l’Ascoli e Samuel Giovane è la nuova e ulteriore dimostrazione di questo modus operandi.
Da Cesena a Bergamo
Arrivato in quel di Bergamo poco più che quattordicenne, dopo essere cresciuto nelle giovanili del Cesena, Giovane dimostra di poter competere a quei livelli (che, con riferimento al settore giovanile, sono tra i più alti del Belpaese). Le sue prestazioni, con il passare delle annate (a partire dal 2017) gli consentono anche un ottimo percorso con le Nazionali Under, certificato dalla fascia di Capitano orgogliosamente indossata con l’Under 19.
La scorsa stagione – nel corso della quale ha condiviso lo spogliatoio della Primavera orobica con Simone Panada, altro gioiello ora in Serie BKT, categoria che sta conoscendo con la maglia del Modena – è piena di soddisfazioni per il centrocampista classe 2003, che viene portato in panchina da mister Gasperini per la trasferta all’Olimpico, avversario la Lazio, del 22 gennaio. Momenti incastonati nel suo album dei ricordi e, in quegli istanti, probabilmente rivelatori di quanto il percorso e i sacrifici fatti stessero effettivamente avendo un senso.
Il salto in Serie BKT
Le numerose richieste della scorsa estate, quella del meritato e inevitabile salto tra i professionisti, hanno visto l’Ascoli prevalere, con la Serie BKT che ha dunque accolto un nuovo calciatore dall’indiscutibile avvenire. Le tredici presenze finora raccolte sono un bottino che rispetta la necessità di vivere questo periodo con tappe morigerate, equilibrate e certosine, dato che il calcio “dei grandi” ha altri ritmi e pressioni, cui Giovane si sta ambientando con dedizione e conoscenza del gioco.
Che giocatore è Samuel Giovane
Come si sta mostrando Samuel Giovane? La risposta deve sottolineare l’ampio ventaglio di possibilità contenute nel bagaglio tecnico-tattico di questo ragazzo. Cresciuto come un centrocampista in grado di strappare, condurre il pallone in transizione per guidare risalite verso l’area avversaria o per dare respiro ai suoi e alzare la squadra, in questa stagione il ragazzo sta palesando ottime capacità anche davanti la difesa, dove la fetta di campo da coprire è minore ma bisogna avere occhi e rapidità certamente amplificati.
Giovane accetta la responsabilità, non ha paura di verticalizzare, è deciso in interdizione e, quando la situazione lo consente, conduce in avanti. Una mescolanza di tentativi tecnici, senso del posizionamento e attitudine positiva. L’esuberanza di cui si è detto, per un ragazzo di appena 19 anni è una peculiarità che va esaltata e allo stesso tempo gestita, ma Giovane ha tutte le qualità per affermarsi nell'immediato futuro.