Il cantiere Reggina sta diventando un grattacielo

La squadra calabrese sta prendendo sempre di più una forma chiara, riflesso delle scelte condivise tra società e mister Inzaghi

Nella foto la Presse l'esultanza dopo un gol segnato nell'esordio a Ferrara

 

L’estate 2022 sarà sicuramente memorabile per tutti i tifosi reggini, il 17 giugno 2022 infatti, la storia della Reggina è radicalmente cambiata.  

L’imprenditore lametino Felice Saladini ha rilevato il club, scongiurando lo spettro del fallimento e garantendo un nuovo progetto tecnico ed economico in Serie BKT al popolo amaranto. Il giovane patron ha dimostrato subito la propria credibilità affidando la carica di presidente a un uomo dal profilo istituzionale elevatissimo come Marcello Cardona. Ex arbitro, poi Prefetto e Questore, con la sua figura ha mutato il volto del club.

Reggino emigrato al nord, l’attuale figura guida della società incarna la voglia di riscatto e l’amore per la propria terra. È ritornato in patria con una missione ben precisa: ricondurre i calabresi verso la continuità progettuale e di risultati, mettendo a disposizione della proprietà ogni esperienza e conoscenza acquisita nel corso di una lunga e soddisfacente carriera.

Il secondo punto di svolta, stavolta prettamente sportivo, è giunto il 12 luglio.

In seguito a una lunga trattativa con l’allenatore Roberto Stellone per il rinnovo di contratto, arenatasi ad un certo punto, la dirigenza composta dal direttore sportivo di lunga data Massimo Taibi e dall’esperto direttore generale Gabriele Martino (anche lui di ritorno a Reggio Calabria) è riuscita a ingaggiare un mister dal pedigree impressionante in cadetteria come Filippo Inzaghi.

Smaltita la delusione per la fine dell’avventura a Brescia, il Campione del Mondo 2006 ha scelto di sposare la visione di futuro di Saladini sottoscrivendo un contratto triennale. Nonostante abbia in passato vinto col Benevento e guidato, anche nella scorsa stagione, un organico davvero importante, il nuovo mister amaranto ha accettato di contribuire al processo di rifondazione della rosa nel contesto di una Serie BKT decisamente livellata verso l’alto. 

Al netto della difficoltà di primeggiare in un campionato ricco di corazzate con una squadra allestita in ritardo che ha iniziato molto dopo le altre anche semplicemente ad allenarsi, la Reggina sta fornendo al proprio mister tantissimi innesti. Molti dei calciatori che stanno arrivando in Calabria sono delle certezze e soprattutto una buona parte di essi è arrivata per esplicita richiesta di Filippo Inzaghi. Si ha la sensazione che tutte le componenti del club stiano agendo di concerto al fine di ottenere il massimo risultato possibile nel breve tempo a disposizione.

La porta è stata blindata con un profilo di esperienza come Simone Colombi, reduce da anni da secondo al Parma, e un altro più giovane come Federico Ravaglia. Anch’egli, tuttavia, l’anno scorso a Frosinone ha imparato a conoscere la Serie BKT. Altri due calciatori che nell’ultima stagione hanno giocato in Ciociaria sono stati ufficializzati: si tratta degli esterni d’attacco Emanuele Cicerelli Luigi Canotto. Il primo anche piuttosto duttile, il secondo ormai letale per la categoria coi suoi strappi violenti negli ultimi 30 metri. Anche la difesa è stata pesantemente rinforzata con Riccardo Gagliolo Michele Camporese. L’ex Salernitana è in grado di giocare sia da centrale che da terzino, mentre il goleador delle retrovie della scorsa stagione è reduce da mesi di livello altissimo a Cosenza ed è stato sottratto a una foltissima concorrenza.

Altro colpo piuttosto utile sia dentro che fuori dal campo è Joel Obi, centrocampista abituato alle dure battaglie che la cadetteria spesso prevede. Tanto agonismo, ma altrettanta lucidità. Oltre ai tanti giocatori esperti, sono stati prelevati anche alcuni giovanissimi in prestito: dalla Sampdoria è arrivato l’attaccante Lorenzo Di Stefano, mentre dalla Fiorentina sono stati ingaggiati ben tre elementi. Si tratta dell’esterno destro Niccolò Pierozzi, del trequartista Vittorio Agostinelli e del difensore centrale Eduard Dutu. Chiude la carrellata di giovani Alessandro Lombardi, centrocampista scuola Juventus svincolatosi in estate dall’Imolese. In attacco, invece, è stato dato spazio sia alla gioventù che all’esperienza: Gabriele Gori avrà El Ropero Federico Santander a fargli da chioccia.

Anche per le mezzali si è scelta la stessa linea: prelevato dall’Inter in prestito il promettentissimo Giovanni Fabbian e acquistato dal Lecce un calciatore che in Serie BKT ha già spostato più volte gli equilibri quale Zan Majer. A completare la rosa il ritorno di Gianluca Di Chiara, terzino destro ingaggiato dal Perugia dopo un prestito biennale in Calabria.

Dopo sole due giornate, il campionato racconta che la squadra amaranto è competitiva. La vittoria per 3-1 in casa della SPAL ha fatto sognare i tifosi, il k.o. al “Liberati” ha riportato l’ambiente coi piedi per terra.

Ciò, tuttavia, non ha tolto entusiasmo. Lo stadio “Granillo” è pronto a riempirsi per il primo match casalingo della stagione in programma contro il Südtirol. L’ambizione dell’allenatore è quella di dare continuità al 4-3-3, sistema di gioco per lui insolito ma molto adatto alla rosa a disposizione, e coltivare con insistenza il prezioso talento di Jeremy Menez. Stella che si accende a intermittenza, ma che in cadetteria non può che divenire accecante nel momento in cui brilla. In una formazione colma di nuovi innesti, il mister sta valorizzando anche la vecchia guardia permettendo a tutti gli acquisti di integrarsi con la giusta calma.

L’approccio della Reggina sia sul mercato che al di fuori di esso è molto chiaro: la nuova dirigenza agisce con grande decisione per lasciare un segno immediato. Dopo un lungo periodo storico fatto di incertezze e paure, il calcio sullo Stretto sta tornando a essere motivo di gioia e orgoglio. Garantiscono Felice SaladiniMarcello Cardona Filippo Inzaghi.

 

 

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