L’Opening day della stagione 2022-2023 ha visto protagonista per il secondo anno consecutivo il Parma e ha accolto nuovamente il Bari in Serie BKT.
Una sfida combattuta e spettacolare quella tra emiliani e pugliesi, conclusasi 2-2 (proprio come l’Opening day dell’anno scorso) e che ha permesso ad appassionati ed addetti ai lavori di scoprire un talento messosi in luce allo Stadio Tardini: Elia Caprile.
Il portiere classe 2001 dei biancorossi, all’esordio assoluto in Serie BKT, si è preso la scena rendendosi protagonista di una prestazione fenomenale e senza timori, in cui si sono viste tutte le qualità dell’estremo difensore del Bari.
Formatosi nelle giovanili del Chievo Verona, la storia di Caprile si lega a doppio filo a quella del Leeds: l’estremo difensore veronese, nel gennaio del 2020, si unisce all’affascinante club inglese. Esperienza unica e formativa che ha permesso a Caprile la possibilità di essere allenato da un totem del calcio mondiale come Marcelo Bielsa. Rientrato in Italia lo scorso anno in prestito alla Pro Patria, le sue prestazioni nel suo primo campionato da professionista in Serie C hanno sin da subito attirato i dirigenti italiani, tra cui Ciro Polito.
Il direttore sportivo del Bari, ex portiere ed intenditore di numeri uno, si è assicurato subito Caprile, strappandolo alla concorrenza ed inserendolo in una rosa che può contare anche sull’esperto ed affidabile Pierluigi Frattali tra i pali. Una coppia ben assortita consegnata tra le mani di misterMichele Mignani a cui spetta il compito di decidere da un punto di vista tecnico.
La prestazione di Parma ha colpito tutti coloro che hanno assistito alle parate di Caprile. Uno dei più forti portieri della storia italiana, Walter Zenga, lo ha definito, senza troppi giri di parole: “Un fenomeno”. Nei 90 minuti del Tardini, l’ex Leeds ha messo in mostra personalità ed esplosività, riflessi e sicurezza. Una gara condotta da veterano e che ha permesso al Bari, anche grazie al suo enorme contributo, di uscire con un punto prezioso dalla prima trasferta stagionale.
La parata in chiusura di primo tempo sul mancino ravvicinato del Mudo Vazquez, deviato in angolo in seguito ad un riflesso incredibile, è la sintesi perfetta di quello che è stato il primo gettone in Serie BKT per il classe 2001.
Le ultime stagioni hanno consegnato alla Serie BKT tantissimi grandi calciatori ma, soprattutto, moltissimi portieri giovani. L’ultimo in ordine di tempo Marco Carnesecchi, ma prima di lui Lorenzo Montipò, Alex Provedel, Marco Silvestri e Alex Meret. La tradizione italiana in quanto ad estremi difensori dura da decenni ed è proprio grazie alla palestra della Serie B che molti riescono a mettersi in mostra difendendo i pali di una compagine cadetta.
Arrivato come sconosciuto ai più, Caprile ci ha messo 90 minuti di campionato alla quale si aggiunge l’ottima figura in Coppa Italia, per segnare il suo nome sulla cartina geografica dei talenti italiani: un portiere dotato di qualità e di personalità.
Personalità, appunto: elemento fondamentale per poter reggere sulle spalle la passione e l’amore di una piazza incredibile come quella di Bari, tornata in Serie BKT e vogliosa di rimettersi in gioco ad alti livelli.