Nel corso della propria storia calcistica, la Romania non ha beneficiato di una continuità tecnica ma ha mostrato un unico grande picco nel periodo guidato da George Hagi e Giorgio Popescu, cognati nella vita e leader di una Nazionale in grado di ottenere discreti risultati tra USA 94, Francia 98 ed Euro 2000, momento in cui si affacciava al grande calcio un giovanissimo Adrian Mutu.
In questo contesto si inserisce il Parma e la lungimiranza di scovare due dei talenti più limpidi della nuova generazione di calciatori rumeni.
Dennis Man e Valentin Mihăilă non sono propriamente definibili volti nuovi né del calcio italiano né della Serie BKT, essendo approdati qui nella stagione 2020-2021, quando i Ducali militavano in Serie A e i due giovani rumeni ebbero modo di attirare l’attenzione degli addetti ai lavori.
Nella scorsa annata entrambi hanno sposato la causa del club nel campionato cadetto, prima della decisione di Mihăilă di misurarsi nuovamente in massima serie all’Atalanta, piazza in cui ha vissuto gli ultimi mesi dell’ultimo campionato di A. Rientrato alla base, la prima giornata della Serie BKT oramai partita, oltre alla precedente apparizione in Coppa Italia, l’ha visto goleador e perno tattico assieme al compagno Dennis Man.
Il calcio dell’allenatore Fabio Pecchia ha già vinto e convinto in Serie BKT, come palesato prima con l’Hellas Verona e poi con la Cremonese guidate dal tecnico entrambe verso la Serie A. La Cremonese di Pecchia era una squadra propositiva, esondante per atletismo e permeata dalla tecnica. Tratti che il diretto interessato cercherà di traslare in quel di Parma, ed è qui che va scritta in grassetto l’importanza di Man e Mihăilă, assolutamente adatti a questo disegno tattico.
Complementari ed efficaci
Mancino Man, destro Mihăilă. Fascia destra Man, fascia mancina Mihăilă. Più elegante che esplosivo Man, più esplosivo che elegante Mihăilă.
Una complementarità che incastra i due connazionali in un perfetto puzzle, ciò che serve per ossigenare continuamente gli sviluppi offensivi del sodalizio ducale. La prima iniziativa in questo campionato di Man si è conclusa con un gol dopo un tunnel, mentre il primo tentativo balistico di Mihăilă ha battuto l’ottimo Elia Caprile, sfruttando al meglio l’indecisione della barriera del Bari. Rapidi, efficaci, incisivi, in grado di dare del tu al pallone. Tutto ciò che serve per guidare una squadra pensata per convincere – la piazza spera anche per vincere – dopo i risultati non proprio in linea con le aspettative del recente passato.
I rumeni in Serie BKT
Quella del Parma però non è l’unica fiorente colonia rumena che la Serie BKT ha accolto e valorizzato.
Da Parma ci spostiamo rapidamente a Pisa, altra piazza centrale in cadetteria per storia e ambizione, dove Adrián Rus, Marius Marin e Olimpiu Moruțan contribuiranno ad innalzare il valore della bandiera sportiva del Paese, che vede in Italia il territorio fertile in cui permettere ai propri talenti di crescere a tal punto da diventare motivi di vanto e orgoglio nazionale.
Ottima invece la stagione passata di George Pușcaș ad un passo dalla promozione in Serie A sempre con il Pisa. Altro rumeno, altro giocatore di livello, altra possibilità per la Serie BKT di stringere la mano a un territorio che vuole tornare a emozionarsi per il calcio.