Alle ore 20:15 di questo mercoledì 5 aprile Perugia e Reggina scenderanno in campo allo stadio “Renato Curi” per disputare il match di recupero della 29^ giornata del campionato di Serie BKT.
La gara, posticipataa causa del terremoto che ha colpito l’Umbria, ha un valore decisamente elevato per entrambe le compagini. Gli uomini allenati da Fabrizio Castori, attualmente quartultimi, hanno l’occasione con una vittoria di salutare la zona playout. Un risultato che mesi fa poteva sembrare quasi impossibile da auspicare.
Gli amaranto, con uno score appena 2 vittorie e ben 9 sconfitte nel 2023, necessitano di un risultato positivo per archiviare la striscia negativa di 4 K.O. apertasi col derby contro il Cosenza e rilanciarsi anche in chiave playoff. Con una classifica così corta, in cui ottava e sedicesima distano appena 7 punti, un risultato negativo potrebbe anche provocare l’ansia di essere risucchiati nella parte bassa e pericolante della graduatoria cadetta.
Mister Filippo Inzaghi per mutare l’inerzia consolidatasi nell’anno nuovo confermerà il modulo adottato contro il Genoa. La squadra calabrese dovrebbe schierarsi con un 3-5-2 più accorto rispetto al 4-3-3 d’ordinanza e quasi a specchio col 3-4-1-2 che proporrà il Grifo. In una fase così delicata della stagione più che la proposta di gioco conterà l’efficacia e la capacità di far propri risultati importantissimi per centrare i rispettivi obiettivi.
Nonostante percorsi diversi, se non opposti, ci sono aspetti che in questo momento accomunano i club. La difficoltà a trovare la rete con gli attaccanti è certamente quello più rilevante. Da un lato le cessioni di Federico Melchiorri e Luca Strizzolo non sono state compensate, acuendo la scarsa verve realizzativa di Samuel Di Carmine e Ryder Matos, considerando poi la sfortuna dell’infortunio occorso a Giuseppe Di Serio.
Anche la Reggina ha sempre faticato con le proprie punte e l’arrivo di David Strelec non ha mutato le cose, ma la differenza rispetto alla prima straordinaria metà di stagione è da individuare nell’apporto degli altri reparti. Da cooperativa del gol, la squadra si è trasformata in esempio di sterilità.
Merita delle riflessioni l’equilibrio che accompagna la partita se si pensa a come la Serie BKT era cominciata.
Gli ospiti sembravano lanciatissimi e in lotta per la promozione, mentre i padroni di casa, in confusione come dimostra anche la parentesi Silvio Baldini prima del ritorno di Castori, vedevano la permanenza in cadetteria come un miraggio. La sliding door che ha mutato entrambi i destini è individuabile proprio nel match d’andata vinto dal Perugia all’Oreste Granillo. Fu in quel frangente che il mister del Grifo, appena tornato in sella, evidenziò le difficoltà degli amaranto nell’affrontare squadre chiuse e abili ad aggredire e ripartire.
Proprio una doppietta di Melchiorri e il gol di Giuseppe Di Serio stabilirono un triplo vantaggio che le reti di Gabriele Gori e Giovanni Fabbian non hanno potuto colmare.
Per fare risultato la Reggina dovrà essere capace di cambiare pelle e adattarsi alle caratteristiche degli avversari e alle difficoltà degli ultimi tempi. Filippo Inzaghi è convinto di aver ritrovato la propria squadra dopo la sconfitta per 1-0 al Ferraris contro il Genoa, Fabrizio Castori sa benissimo di avere il gruppo in pugno e di starlo spingendo da tempo oltre i propri limiti.
La sfida si preannuncia combattuta, appassionante e dall’enorme peso specifico.