Dal giorno della presentazione dei calendari fino a quello del debutto in Serie BKT più di qualcuno a Bolzano avrà fantasticato su quale sarebbe stato il nome impresso per sempre nella storia del Südtirol, e soprattutto quando.
Quel momento è arrivato esattamente di domenica, il 21 agosto alla seconda giornata, quando il centravanti veronese del Südtirol Raphael Odogwu ha siglato il primo gol della storia del club altoatesino in B. Al minuto 15 del secondo tempo di Südtirol - Venezia, infatti, sfruttando un assist col contagocce di Carretta posizionato dalla linea di fondo, il centravanti dei padroni di casa batte di testa il portiere avversario Joronen, siglando il primo, storico, gol nel campionato cadetto.
Quella di Raphael Odogwu e del Südtirol, nonostante la sconfitta finale nel match, è una storia particolare, impreziosita da alcune suggestioni come quella dell’allenatore avversario che ha dovuto far fronte alla rete subita: Ivan Javorčić, l’uomo che ha guidato il Südtirol alla promozione nella scorsa stagione.
Una storia che ha come protagonista una squadra con una storia relativamente giovane, perché il Südtirol nasce nel 1974, e solo dal 1995 ha assunto l’attuale configurazione e successivamente approdato nei campionati professionistici nel 2000-2001. Una storia che ha come co-protagonista un ragazzo di 31 anni, tanta gavetta alle spalle trascorsa tra i dilettanti del Veneto e la Serie C, fino all’occasione di poter spiccare il volo nell’ambiziosa società di Bolzano.
Società che lo ha prelevato nell’estate del 2020 dalla Virtus Verona e dove, in due anni di militanza, ha contribuito prima al consolidamento del progetto, e poi alla prima promozione in Serie BKT del club.
Decisivo per la consacrazione di Odogwu il ruolo di Ivan Javorčić, attuale tecnico del Venezia, ma, fino allo scorso giugno allenatore appunto del Südtirol. Quello del primo gol in B è sicuramente un passaggio delicato per il club, ma non l’unico, se ne contano di rilevanti almeno altri due che vanno custoditi con orgoglio.
Il primo riguarda Manuel Fischnaller, seconda punta, 31 anni come Odogwu, alle spalle 195 presenze e 44 reti con il Südtirol in tre diversi periodi, 2008-2012, 2014-2015 e dal 2020 ad oggi. Fischnaller, bolzanino di nascita, è l’attuale recordman delle reti realizzate dalla squadra sudtirolese ed ha tutte le intenzioni di allungare il passo. Dietro di lui l’attuale compagno di squadra Daniele Cambiaghi, al Südtirol dal 2019, che di reti per il club ne ha segnate 34.
Il secondo riguarda Fabian Tait, ad oggi terzo nella classifica delle presenze della storia del Südtirol.
Tait, centrocampista di destra, 29 anni, di Salorno centro della provincia di Bolzano, ha accumulato 267 partite con la maglia biancorossa. Arrivato giovanissimo, nel 2014 dal Marano, si è sempre conquistato la fiducia di tutti gli allenatori che negli ultimi otto campionati si sono seduti sulla panchina sudtirolese. L’obiettivo, nemmeno troppo nascosto, è quello di consolidare il podio. Al tempo stesso, dare l’assalto al “totem” che ha dedicato una vita intera al Südtirol Hannes Fink, secondo in classifica con 331 presenze, tutta la carriera spesa con la maglia biancorossa, ritiratosi proprio al termine del campionato della storica promozione in B.
Più lontano ma plausibile da raggiungere nei prossimi anni il record di Hans Rudi Brugger, terzino destro dei biancorossi dal 1998 al 2011, primo assoluto con 368 presenze.