Stiamo assistendo al miglior Roberto Insigne di sempre

Grandi giocate, concretezza e gol decisivi anche subentrando a partita in corso stanno impreziosendo il campionato dell’attaccante

Nella foto LaPresse Roberto Insigne

 

È oramai un veterano della Serie BKT, campionato dove viaggia verso le duecento presenze: Roberto Insigne in cadetteria ha un nome, uno status, tanti meriti, altrettante giocate nei propri archivi, e la stima di chi lo ritiene un calciatore in grado di primeggiare grazie a un talento puro e indiscutibile.

Roberto Insigne sa come incidere

Probabilmente non è stato facile per Roberto essere Insigne, una famiglia di calciatori con l’ombra di Lorenzo campione d’Europa con la Nazionale che poteva diventare ingombrante a livello mediatico.

Roberto, dunque, fin dai propri esordi, sublimati dai 6 minuti giocati assieme al fratello in quell’indimenticabile Napoli-Palermo del 13 gennaio 2013, giorno del suo debutto in Serie A, è stato chiamato fronteggiare ingiustamente il paragone, fino a quando il suo mancino educato ha trovato la dimensione più coerente al suo modo di essere e vivere il calcio.

Il percorso del classe ’94 ha contemplato grandi piazze come: Perugia, Reggina, Parma, (tanto) Benevento, e il presente chiamato Frosinone. Una tappa che, a quanto pare, sta mostrando la miglior versione del calciatore.

Roberto Insigne e Frosinone: il matrimonio perfetto

Approdato in Ciociaria in estate, Insigne ha donato il proprio calcio a un organico già importante per talento, ricambi e freschezza. La concorrenza non ha spaventato il ragazzo, che a 28 anni si è rimesso in gioco e, ad oggi, ha avuto ampiamente ragione. Quella a cui stiamo assistendo fino ad ora, quando da poco è terminato il giro di boa, è con molta probabilità la miglior versione del calciatore in Serie BKT.

Miglior marcatore del Frosinone (6 gol, così come Mulattieri), Roberto Insigne ha alzato vertiginosamente l’indice di cinismo, così come della pericolosità, delle sue giocate.

Le reti aiutano a esaltarne la centralità, ma la verità è che questo calciatore ha tanti strumenti e modi per essere decisivo. Le caratteristiche che ne hanno accompagnato il percorso in questa stagione sono passate al livello successivo: dribbling, esplosività, tecnica applicata, lettura delle situazioni, tratti che l’hanno reso forte prima, fortissimo adesso.

L’imprevedibilità del Frosinone è stata spesso incentrata sull’estro e sul mancino di Insigne, capace di scompaginare le fasi difensive avversarie con le proprie intuizioni. Seguito e stimolato dai compagni di squadra, il suo è stato fino a questo momento un moto perpetuo, che ha ulteriormente alzato i cavalli da novembre in poi, come confermato dalla rinnovata fiducia che mister Grosso ha riposto in lui proprio dall’autunno (in termini di titolarità concesse al suo uomo).

Insigne, dunque, è diventato indiscutibilmente uno dei calciatori più importanti del campionato degli italiani. Ora, dunque, è necessario chiudere ogni dibattito: non chiamatelo “il fratello di”. Roberto è tanto altro.

 

 

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