Il Venezia semina nei primi 45′, raccoglie nel secondo tempo durante il quale contiene la debole reazione del Lecce, poco incisivo se non in un paio di occasioni. L’allievo Zanetti si impone al maestro Corini riempiendo gli spazi in mezzo al campo, chiudendo tutte le linee di passaggio e lasciando il capocannoniere Coda senza munizioni. In cattedra il solito Maleh, per il quale la Fiorentina padrona del cartellino si frega sempre piu’ le mani, e Taugourdeau, metronomo e perfetto da palla inattiva. Ora il Lecce nel ritorno puo’ solo vincere ma dovra’ inventarsi qualcosa, fidando magari nel ritorno di Rodriguez e Pettinari. Il primo tempo e’ un monologo arancioneroverde con Johnsen devastante che alimenta fin dall’inizio le occasioni in serie di Modolo, Aramu e Maleh, piu’ imprecisi che sfortunati, ma ci vuole un Gabriel miracoloso al 39′ sulla rasoiata di Forte dopo l’assist del solito Johnsen. E ad inizio ripresa il Venezia trova il meritato vantaggio. Verticale di Aramu in area, strepitoso tacco volante di Maleh per Forte che in diagonale mancino trova l’angolo. Reagiscono gli ospiti, l’ingresso di Henderson contribuisce ad alzare il baricentro ma Maempaa non e’ mai impegnato seriamente.
Nella foto La Presse il gol partita di Forte